Netflix passa all’advertising e Youtube rimane leader mondiale tra le piattaforme. L’evoluzione del video streaming e i nuovi scenari del 2023

13 febbraio 2023

 

Nell’ambito dei consumi digitali, la dimensione del video ha acquisito negli ultimi anni una forza sempre maggiore. Questo cambiamento è sopraggiunto principalmente grazie alle innovazioni tecnologiche, che nell’ultimo ventennio hanno portato ad una connessione internet ad alta velocità a disposizione di (quasi) tutti e a devices che permettessero non solo di chiamare e inviare messaggi, come facevano i vecchi telefoni, ma anche di mostrare contenuti sempre più complessi sul proprio schermo. 

Questa evoluzione ha supportato un cambio di paradigma che porta oggi lo spettatore non solo ad essere fruitore di contenuti, come avviene con la televisione, ma anche ad esserne creatore lui stesso (il principio dei Social Network) e ad avere contenuti più su misura per sè (il principio cardine delle piattaforme di video on demand). E così piattaforme come Youtube prima e Netflix poi sono diventate dei colossi.

 

Youtube rimane tra le piattaforme social leader indiscusso. Secondo We Are Social, nel mondo è quella con più tempo speso dall’utente, con una media di 23 ore al mese, staccando di netto Facebook, poco sotto le 20 ore. L’app è la più usata al mondo e a livello di utenti nel mondo Youtube è seconda solo a Facebook con 2,5 miliardi di persone. Nel tempo è diventata anche riconosciuta come mezzo affidabile per gli investimenti pubblicitari. Gli spot su Youtube sono per la maggior parte brevi messaggi pubblicitari all’inizio o a metà del video selezionato dall’utente e permettono oggi di scegliere anche il genere di target da raggiungere in base al profilo di interesse. Se sono un’azienda che produce bevande energetiche, ad esempio, potrei essere interessato a far finire il mio spot solo sui canali che parlano di sport. Youtube permette di fare questo e molto altro.

I tempi cambiano e persino Netflix non è esente dal decrescere se non si tiene al passo. Il 2022 ha visto uno stop alla crescita degli iscritti. La prima piattaforma di contenuti on demand al mondo ha quindi preso decisioni per correggere questa tendenza, ad iniziare da una policy più restrittiva sugli abbonati che condividono il profilo con amici e parenti. La vera novità è stata, tuttavia, l’introduzione dell’advertising all’interno della piattaforma. Netflix ha infatti creato un nuovo abbonamento, meno caro degli altri, all’interno del quale si possono trovare inserzioni pubblicitarie. La casa californiana asseconda quindi quello che è un aumento degli investimenti delle aziende nell’advertising sulle piattaforme digitali, che negli ultimi anni hanno drenato sempre più attenzioni rispetto alle TV e alla carta stampata.